Lesioni stradali gravi o gravissime (art. 590 bis c.p.) e omicidio stradale (art. 589 bis c.p.)

Hai subito un incidente stradale e hai riportato lesioni? Oppure, a seguito di un incidente stradale è defunto un tuo caro o un prossimo congiunto?

Ebbene, il legislatore punisce severamente questo tipo di condotte agli articoli 590 bis c.p. e 589 bis c.p. L’obiettivo è quello di tutelare l’integrità e l’incolumità psico-fisica delle persone che viene esposta a grave rischio a seguito delle condotte inosservanti le regole che sostanziano la disciplina della circolazione stradale

Lesioni stradali gravi o gravissime (art. 590 bis c.p.):

L’art. 590 bis c.p. punisce chiunque, con la propria condotta negligente, in violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, cagioni lesioni gravi o gravissime ad una persona, ovvero alla vittima del reato.

Il reato di cui all’articolo 590-bis c.p. si configura quando:

  • C’è una condotta colposa che cagiona ad altri una lesione personale;
  • La lesione personale è causata dalla violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale;
  • La lesione personale è grave o gravissima.

Come faccio a capire la gravità delle lesioni stradali che ho subito?

La gravità delle lesioni è determinata in base ai criteri di cui all’articolo 583 c.p., che stabilisce le pene per il reato di lesioni dolose. In particolare

  • Le lesioni stradali sono gravi se
    • Provocano una malattia che dura più di 40 giorni o se, comunque, dal fatto deriva una malattia che metta in pericolo la vita della persona offesa, ovvero della vittima;
    • Provocano l’indebolimento permanente di organo o di un senso;
  • Le lesioni stradali sono gravissime se:
    • Provocano una malattia certamente o probabilmente insanabile;
    • Provocano la perdita permanente di un senso o la perdita di un arto;

A volte, le lesioni stradali gravi o gravissime possono essere aggravate da taluni fatti e circostanze:

Infatti, la pena è aumentata se il fatto è commesso in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione da sostanze stupefacenti, con violazione di specifiche norme sulla sicurezza della circolazione stradale (es. passaggio con il semaforo rosso, circolazione contromano, con eccesso di velocità, a seguito di una inversione o manovra non consentita, ovvero se il fatto è commesso da persona che è priva della patente di guida).

Omicidio stradale (art. 589 bis c.p.):

Il reato di omicidio stradale punisce la condotta del soggetto che, per colpa, consistente nella inosservanza delle regole che sostanziano la disciplina della circolazione stradale, abbia cagionato la morte di una persona.

Il reato di omicidio stradale si configura quando:

  • C’è una condotta colposa che cagiona la morte di una persona;
  • La condotta colposa consiste nella violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale. L’omicidio stradale è un reato grave che può avere conseguenze devastanti per le famiglie delle vittime. La severità della pena prevista per questo reato ha lo scopo di punire i conducenti che, con comportamenti imprudenti o negligenti, abbiano cagionato la morte di una persona.

I familiari della vittima di un sinistro stradale mortale potranno agire contro il responsabile per ottenere il risarcimento del danno: il danno risarcibile è sia quello c.d. “non patrimoniale”, derivante dalla perdita, a seguito della morte, del proprio caro (c.d. “danno da perdita del rapporto parentale”), sia il danno patrimoniale, consistente nel danno economico subito dalla famiglia per la perdita del proprio parente.

Chi può essere risarcito in caso di morte di un familiare a seguito di un incidente stradale mortale?

  1. Coniuge: Il coniuge ha diritto al risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale, indipendentemente dalla convivenza con la vittima.
  2. Figli: I figli, anche se nati dopo la morte del genitore, hanno diritto al risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale.
  3. Genitori: I genitori hanno diritto al risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale, in caso di morte del figlio, anche se non conviventi con lui.
  4. Fratelli e sorelle: I fratelli e le sorelle hanno diritto al risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale, in caso di morte del fratello o della sorella, in caso di convivenza con la vittima o di dimostrazione di un rapporto affettivo particolarmente intenso.
  5. Nonni e nipoti: I nonni e i nipoti possono avere diritto al risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale, in caso di morte del nipote o del nonno, a condizione che dimostrino un rapporto affettivo particolarmente intenso e stabile.
  6. Altri soggetti: In alcuni casi, anche altri soggetti, come ad esempio il convivente more uxorio o il fidanzato/a, possono avere diritto al risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale, a condizione che dimostrino un rapporto affettivo particolarmente intenso e stabile con la vittima.

Quali sono indicativamente i minimi ed i massimi per il risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale?

I minimi e i massimi per il risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale non sono stabiliti per legge, ma vengono determinati dal giudice in base a diversi “fattori di quantificazione”, tra cui:

  • Il grado di parentela con la vittima: il risarcimento è generalmente più elevato per i familiari più stretti (coniuge, figli, genitori);
  • L’età della vittima: il risarcimento è generalmente più elevato in caso di morte di una vittima giovane;
  • Le condizioni di salute della vittima: il risarcimento è generalmente più elevato in caso di morte di una vittima in buona salute;
  • Il rapporto affettivo intercorrente tra la vittima e i familiari: il risarcimento è generalmente più elevato in caso di un rapporto affettivo particolarmente intenso;
  • Il danno economico subito dai familiari: il risarcimento tiene conto delle spese sostenute per il funerale, del mancato sostegno economico e del danno morale.

Tuttavia, esistono delle tabelle di riferimento, elaborate dalla giurisprudenza, che indicano i minimi e i massimi del risarcimento in base al grado di parentela e all’età della vittima.

Ad esempio, secondo le Tabelle Milanesi:

  • Per il coniuge: il risarcimento minimo è di € 168.250,00 e il massimo è di € 336.500,00;
  • Per ciascun figlio: il risarcimento minimo è di € 129.150,00 e il massimo è di € 258.300,00;
  • Per ciascun genitore: il risarcimento minimo è di € 103.300,00 e il massimo è di € 206.600,00.

È importante sottolineare che queste tabelle sono solo un riferimento e che il giudice può discostarsi da esse in caso di circostanze eccezionali.

Inoltre, il risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale può essere aumentato in caso di:

  • Omicidio stradale: in questo caso, il risarcimento è aumentato di un terzo;
  • Danno da morte del figlio minore: in questo caso, il risarcimento è aumentato fino al 50%.

Perché è opportuno rivolgermi ad un avvocato esperto in lesioni stradali o in omicidio stradale?

In tutti questi casi occorre che la vittima del reato, in caso di lesioni stradali gravi o gravissime, ovvero i prossimi congiunti della vittima di omicidio stradale, si affidino ad un avvocato penalista esperto ed affidabile che abbia una comprovata esperienza in questi reati e che possa aiutarli ad intraprendere una azione giudiziaria volta ad ottenere il risarcimento del danno.

Un avvocato penalista esperto potrà aiutarti nella:

  • Comprensione del sistema legale: Le leggi che riguardano i reati stradali (lesioni e omicidio) sono complesse e spesso è opportuno che la difesa tecnica sia condotta mediante l’ausilio di un consulente medico-legale ovvero di un consulente tecnico-cinematico. Il consulente medico-legale potrà infatti individuare l’entità delle lesioni che hai patito mentre il consulente tecnico-cinematico potrà aiutare il legale a comprendere come si è verificato il sinistro. Un avvocato esperto in questo campo avrà una conoscenza approfondita delle leggi e delle procedure applicabili, e potrà aiutarti a capire i tuoi diritti e le tue opzioni.
  • Consulenza strategica: Un avvocato esperto può aiutarti a sviluppare una strategia per il tuo caso, tenendo conto dei tuoi obiettivi e delle circostanze specifiche in cui sono avvenuti i fatti lesivi. Potrà fornirti consigli su come affrontare le diverse fasi del processo penale, dalla denuncia alla presentazione delle prove in tribunale.
  • Rappresentanza legale: Se sei vittima di un reato stradale, è fondamentale avere un avvocato esperto che ti rappresenti in tribunale. Un avvocato esperto conoscerà le migliori strategie per difenderti e potrà aiutarti a ottenere il miglior risultato possibile, ivi compresa la condanna del responsabile ed il risarcimento del danno.
  • Redazione e deposito dell’atto di denuncia-querela: Un avvocato esperto può aiutarti a redigere l’atto di denuncia-querela con cui portare a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria la tua vicenda, così da dare avvio al procedimento penale a carico dell’autore del reato.
  • Ottenimento del risarcimento del danno e condanna del responsabile.

Come posso ottenere il risarcimento del danno e la condanna del responsabile?

Nel processo penale, la vittima del reato di lesioni stradali ovvero i prossimi congiunti della persona che è deceduta a seguito dell’incidente, possono ottenere il risarcimento del danno, a seguito della condanna dell’autore del reato, mediante un atto di costituzione di parte civile. Si tratta di un atto complesso e delicato, il cui contenuto è determinato dalla legge. Per questo motivo, è importante farsi assistere da un avvocato esperto che possa tutelare i diritti della vittima ed agire per:

  1. Richiedere il risarcimento del danno: La vittima del reato o i prossimi congiunti in caso di morte a seguito del sinistro possono subire danni di natura fisica, psicologica e patrimoniale. La costituzione di parte civile permette di chiedere il risarcimento di questi danni all’autore del reato.
  2. Ottenere una provvisionale: In alcuni casi, il giudice può disporre il pagamento di una provvisionale alla vittima o ai prossimi congiunti, anche prima della conclusione del processo penale.
  3. Partecipare attivamente al processo: La persona offesa che si costituisce parte civile può partecipare attivamente al processo penale, presentando prove, chiedendo l’esame di testimoni e formulando le proprie conclusioni.
  4. Essere informata sull’andamento del processo: La persona offesa che si costituisce parte civile ha il diritto di essere informata sull’andamento del processo e di ricevere le notifiche degli atti processuali.
  5. Ottenere una condanna dell’imputato: La costituzione di parte civile può aumentare le probabilità di ottenere una condanna dell’imputato, in quanto la persona offesa assume il ruolo di parte attiva nel processo.

Affidarsi ad un avvocato esperto in lesioni stradali e omicidio stradale è fondamentale per ottenere la migliore tutela possibile dei tuoi diritti e dei tuoi interessi.

Contattaci per una preanalisi gratuita del tuo caso:

Se sei vittima del reato di lesioni stradali gravi o gravissime o se sei il prossimo congiunto di un tuo caro che è deceduto a seguito di un sinistro stradale ed hai bisogno di assistenza legale, contatta l’avvocato Alessio Pergola penalista a Torino e richiedi una preanalisi gratuita del tuo caso.