Il reato di resistenza a pubblico ufficiale, previsto dall’articolo 337 del codice penale italiano, tutela il corretto svolgimento delle funzioni della pubblica amministrazione. La norma punisce chiunque oppone resistenza, mediante violenza o minaccia, ad un pubblico ufficiale (ad esempio, un agente di polizia, un carabiniere o un vigile urbano) nell’esercizio delle sue funzioni.

Come detto, la condotta tipica consiste nell’opporsi al pubblico ufficiale mediante violenza o minaccia. La violenza può essere fisica, come spintonare o colpire il pubblico ufficiale, o verbale, come ingiuriarlo o minacciarlo di aggressione. La minaccia può essere implicita o esplicita, e deve essere idonea a intimidire il pubblico ufficiale e a fargli desistere dall’esercizio delle sue funzioni.

Essere accusati di resistenza a pubblico ufficiale è un fatto grave per diverse ragioni:

  • Conseguenze penali: Il reato di resistenza a pubblico ufficiale è un reato punito severamente e procedibile d’ufficio. Una volta che l’autore sia stato denunciato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, verrà dato avvio ad un procedimento penale presso la Procura della Repubblica competente, in base al luogo in cui sono avvenuti i fatti.
  • Difficoltà di difesa: Difendersi dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale può essere difficile, soprattutto se non si ha l’assistenza di un avvocato penalista esperto o se non vi sono testimoni che possano confermare la tua versione dei fatti in ordine all’assenza di comportamenti violenti nei confronti delle Forze di Polizia.

Pertanto, se sei accusato di resistenza a pubblico ufficiale, è importante rivolgersi a un avvocato esperto per tutelare i tuoi diritti e ottenere il miglior risultato possibile.

Come può aiutarmi un avvocato esperto in resistenza a pubblico ufficiale?

Un avvocato esperto in resistenza a pubblico ufficiale può aiutarti in diversi modi:

  1. Valutazione del caso: Un avvocato penalista esperto può esaminare i fatti del tuo caso e valutare se sussistono gli estremi del reato di resistenza a pubblico ufficiale. Può anche aiutarti a comprendere le possibili conseguenze penali e le strategie difensive possibili.
  2. Assistenza durante le indagini: Se sei indagato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, un avvocato penalista può assisterti durante l’interrogatorio e gli altri atti di indagine. Può anche aiutarti a presentare memorie e documenti a tua discolpa.
  3. Difesa in giudizio: Se sei stato rinviato a giudizio per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, un avvocato penalista può difenderti in tribunale. Può presentare le tue prove e argomentare la tua difesa, cercando di ottenere l’assoluzione o una pena ridotta.

In generale, è sempre consigliabile rivolgersi a un avvocato penalista esperto in resistenza a pubblico ufficiale se sei accusato di questo reato. Un avvocato penalista può aiutarti a tutelare i tuoi diritti e a ottenere il miglior risultato possibile. Quando scegli un avvocato penalista , assicurati che abbia esperienza specifica nel reato di resistenza a pubblico ufficiale e che sia in grado di offrirti un’assistenza personalizzata e di qualità.


Difendersi dal reato di resistenza a pubblico ufficiale è possibile!

Secondo la giurisprudenza, il reato di resistenza a pubblico ufficiale non si configura in alcune circostanze specifiche:

  • Mancanza di violenza o minaccia: La condotta tipica del reato di resistenza a pubblico ufficiale consiste nell’opporsi al pubblico ufficiale mediante violenza o minaccia. Se non vi è né violenza né minaccia, il reato non sussiste. Ad esempio, la mera resistenza passiva, come il divincolarsi da un controllo di polizia, non integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Come è stato sottolineato da recente giurisprudenza, “non integra il delitto di cui all’art. 337 c.p., la condotta consistente nel mero divincolarsi posto in essere da un soggetto fermato dalla polizia giudiziaria per sottrarsi al controllo, quando lo stesso si risolva in un atto di mera resistenza passiva, implicante un uso moderato di violenza non diretta contro il pubblico ufficiale” (Cass. pen., Sez. VI, Sent., (data ud. 18/01/2022) 23/02/2022, n. 6604).
  • Atto illegittimo del pubblico ufficiale: Se il pubblico ufficiale sta compiendo un atto illegittimo, il cittadino ha il diritto di opporsi. In questo caso, non si configura il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

È importante sottolineare che queste sono solo alcune delle circostanze in cui il reato di resistenza a pubblico ufficiale non si configura. La valutazione concreta del caso spetta sempre al giudice.

Il caso: l’accusa di resistenza a Pubblico Ufficiale.

Fatto: Un signore si recava in Studio in quanto aveva appreso di essere stato denunciato per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Costui riteneva che di non aver commesso alcun reato in quanto, all’atto del controllo, si era limitato a divincolarsi nel tentativo di sottrarsi all’accertamento, senza aver applicato alcuna forma di violenza o minaccia diretta nei confronti dei Pubblici Ufficiali. Tuttavia, i Pubblici Ufficiali intervenuti sostenevano di aver subito gravi ed importanti lesioni quale conseguenza delle condotte del cittadino denunciato.

L’intervento del Legale: Il cittadino indagato, dunque, conferiva la nomina all’avvocato al fine di farsi assistere nell’ambito del procedimento penale. Esaminati gli atti, emergevano talune incongruenze nel racconto degli operanti, come ad esempio quella della “localizzazione” delle lesioni patite (frattura all’arto superiore e trauma contusivo al ginocchio), incompatibile con una dinamica violenta da parte dell’indagato, ma piuttosto riconducibile ad una “caduta in avanti” da parte dei Pubblici Ufficiali. In effetti, le annotazioni si servizio parlavano di “violenti spintoni” ad opera dell’indagato che, tuttavia, avrebbero dovuto portare a conseguenze lesive diverse da quelle poi refertate, quali ad esempio traumi a parti del corpo poste a tergo (dorso o schiena). Si decideva quindi di affrontare il processo così da far emergere tali incongruità dinanzi al Giudice.

– Segue: il Caso: assoluzione dal reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.

Svolgimento: all’esito dell’istruttoria dibattimentale veniva confermata la tesi dell’assistito secondo cui nessuna violenza era stata utilizzata nei confronti degli operanti di Polizia, i quali erano precipitati al suolo, a causa del manto stradale irregolare, nel tentativo di “afferrare” lo zainetto del cittadino sottoposto al controllo, che si era limitato ad allontanarsi dal luogo ove si trovava nel momento in cui si accorgeva dell’arrivo delle Forze dell’Ordine. Dunque non vi era alcuna responsabilità dell’indagato in ordine alle lesioni patite dai Pubblici Ufficiali.

Risoluzione: Il Tribunale riteneva dunque di assolvere il cittadino dal reato contestato perché il fatto non sussiste, in quanto la condotta del “divincolarsi” senza opporre alcuna forma di violenza o minaccia nei confronti del Pubblico Ufficiale costituisce una “resistenza passiva” inidonea a configurare il reato contestato. Si trattava di una importante pronuncia per la vita dell’assistito, in quanto, trattandosi di cittadino extracomunitario, era in attesa di regolarizzare la sua posizione sul territorio nazionale ed una pronuncia negativa avrebbe sicuramente creato problemi sotto tale profilo.

Dunque, perchè è necessario farsi assistere da un avvocato esperto in resistenza a Pubblico Ufficiale?

Se sei stato accusato di resistenza a Pubblico Ufficiale è fondamentale affidarsi ad un avvocato esperto in questo campo. Un avvocato esperto avrà la conoscenza e l’esperienza necessarie per difenderti al meglio e ottenere il miglior risultato possibile per il tuo caso.

Contattaci per una preanalisi gratuita del tuo caso:

Se hai bisogno di assistenza legale per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale o per altre problematiche di tipo penale, contatta l’avvocato Alessio Pergola penalista a Torino e richiedi una preanalisi gratuita del tuo caso.